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Disagi e danni dopo la festa del 25 aprile al Pratello, inascoltati gli allarmi di Confesercenti Bolona

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L’Associazione: “Coinvolgere e collaborare con i pubblici esercizi anziché chiuderli”

«Avete voluto negare il lavoro agli esercenti di osterie, bar, ristoranti e locali della notte di via del Pratello e dintorni, obbligandoli a chiudere alle 19,30 nel bel mezzo della manifestazione “Pratello R’esiste 2023”, la festa del 25 Aprile che in questa zona del centro storico di Bologna si tiene da decenni e decenni e che è molto sentita da quanti abitano sotto le Due Torri. Avete favorito le vendite abusive di bibite e alcolici. Avete lasciato spazio al degrado in strada ma, soprattutto, vi siete dimostrati incapaci di presidiare e tenere pulite e sicure le strade. In pratica, non siete stati in grado di trovare il modo e i sistemi per affrontare situazioni ed eventi che, di norma, le attività di pubblico esercizio gestiscono con agilità tramite i propri dehors controllati, mettendo a disposizione i bagni dei propri negozi». Confesercenti Bologna non fa sconti all’Amministrazione comunale di Bologna all’indomani della tradizionale festa del 25 Aprile in via del Pratello e nelle vie trasversali che porta il nome di “Pratello R’esiste 2023”.

«Già alla vigilia della manifestazione – sostiene Confesercenti Bologna – avevamo messo in guardia gli amministratori pubblici del Comune di Bologna. Li avevamo scongiurati dall’adottare provvedimenti come quelli contenuti nell’ordinanza del 20 aprile scorso che imponeva la chiusura entro le 19,30 a tutti i pubblici esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e a tutti i circoli privati autorizzati alla somministrazione di alimenti, nonché alla chiusura entro le 19 dei negozi di vicinato e delle medie strutture di vendita del settore alimentare che si trovavano nell’area di via del Pratello e nelle vie Pietralata, Calari, del Borghetto, San Valentino, Santa Croce, de’ Coltellini, San Rocco, piazza San Francesco e tutte le radiali, fino agli incroci con le vie San Felice e Sant’Isaia”. Questi esercizi hanno lavorato tantissimo e saputo gestire bene la situazione finchè sono rimasti aperti, nonostante il proliferare di venditori abusivi di alcolici che non sono stati né controllati, né sanzionati. È inevitabile che una festa cittadina che qualche disagio. Ma che tristezza quando, tra le 19 e le 19,30, i pubblici esercizi sono stati costretti a mandar fuori i clienti dai propri locali! Gli effetti visti nel corso della serata e a notte fonda del 25 Aprile, alla fine della festa, hanno dimostrato l’incapacità dell’Amministrazione comunale di Bologna nel gestire tutta la situazione. Questo ha provocato anche un danno alle imprese. Non solo economico ma, soprattutto, di immagine, propagandando un’allerta sicurezza inesistente».

Confesercenti Bologna non chiude le porte a Palazzo D’Accursio. «Come già fatto alla vigilia della Festa del Pratello del 25 Aprile – è l’invito alla Giunta del Sindaco Matteo Lepore – ribadiamo che iniziative come questa, feste ed eventi vanno gestiti assieme alle associazioni di categoria che hanno chiara la situazione di un territorio, di una zona o di un’area, che possono mobilitare i propri soci e ogni operatore economico per attenuare disagi e danni alla città».

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