Il Direttore Dameri: “La dimensione dell’aggregazione di impresa è dunque assolutamente strategica per la sopravvivenza e la crescita delle nostre micro-imprese”
Lunedì 13 maggio, presso la Camera di Commercio di Genova, Confesercenti e Confcommercio Liguria con il sostegno dell’assessorato regionale allo sviluppo economico hanno presentato “Liguria in bottega”, convegno dedicato alla peculiare esperienza dei Centri integrati di via e alla necessità di continuare a sostenerne il modello, in particolare, nelle aree a maggior rischio di tenuta della rete distributiva, penalizzata negli ultimi anni dalla diffusione di strutture di media e grande distribuzione e dal commercio on line. Questo evento è solo una delle cinque azioni previste dal bando che deriva dagli oneri di urbanizzazione aggiuntivi che devono versare gli insediamenti di grande distribuzione organizzata sopra i mille mq fortemente voluti dalle associazioni di categoria a tutela del commercio di prossimità
«Il commercio di prossimità, oltre a ravvivare e migliorare la vivibilità dei nostri centri urbani, è un presidio sociale irrinunciabile per la nostra comunità, specie per i piccoli centri e per le persone più fragili – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico e al Commercio Alessio Piana – Per questo abbiamo attivato un provvedimento da 1,4 milioni di euro per sostenere quelle aree particolarmente penalizzate dalla diffusione di strutture della media e grande distribuzione, promuovendo la competitività del piccolo commercio, storicamente presente in tali aree, con progetti realizzati dalle associazioni di categoria. Una parte di queste risorse, circa 400 mila euro, è destinata al sostegno e alla valorizzazione dei Civ, forma aggregativa tra commercianti che rappresenta un fondamentale strumento per il rilancio del commercio di prossimità».
«Il convegno “Liguria in Bottega” rimarca la centralità del commercio di prossimità con i suoi enormi benefici sul territorio sotto il profilo economico, sociale e della sicurezza – dichiara l’assessore comunale al Commercio Paola Bordilli – l’assessorato regionale allo sviluppo economico assieme al sistema Camerale ha negli anni affinato gli strumenti dei bandi specifici per i Civ che hanno stimolato azioni di studio, analisi e proposte per i territori di cui Genova fa parte e a cui siamo stati chiamati a dare supporto. Come Comuni abbiamo bisogno di queste sinergie pubblico-privato che mettano a sistema negozi, locali e botteghe dello stesso quartiere, migliorandone vivibilità e fruibilità, aumentando la qualità e la quantità dei servizi offerti ai consumatori, compresi i sempre più numerosi turisti che proprio in questi luoghi possono scoprire e ammirare la ricchezza della nostra tradizione. Proprio ultimamente l’assessorato regionale competente ha modificato la legge regionale al commercio, anche dopo condivisione col Comune di Genova, dimostrando attenzione agli esercizi di vicinato quale tassello fondamentale della nostra offerta commerciale: risorse economiche e presidi sociali che rappresentano autentiche eccellenze del territorio, grazie al loro forte valore identitario e al loro radicamento nella storia genovese».
«Con l’incontro di oggi – aggiunge il segretario generale della Camera di Commercio di Genova, Maurizio Caviglia – abbiamo voluto ripercorrere quindici anni di storia dei Civ in Liguria insieme ai soggetti che ci hanno accompagnato in questa avventura, che rappresenta ancora oggi un unicum in Italia e nel mondo: la Regione Liguria, il Comune di Genova, Confcommercio e Confesercenti Liguria. Ma, oltre a tracciare il quadro del cammino percorso e a presentare le ultime novità normative, abbiamo voluto gettare uno sguardo verso il futuro, l’evoluzione del commercio e il suo rapporto con le trasformazioni urbane e il digitale, chiamando esperti di caratura nazionale come Andrea Granelli ed Elena Franco e docenti come Luca Tamini (Politecnico di Milano) e Laura Fregolent (Università di Venezia).
«I 25 anni di storia dei Civ, nati a Genova e affermatisi come un modello a livello non solo nazionale, ci rendono orgogliosi, anche degli errori che pure sono stati commessi lungo il percorso ma, sempre, sulla strada dell’innovazione – esordisce nel suo intervento, il direttore regionale di Confesercenti, Andrea Dameri -. Il ringraziamento per il successo di questa esperienza va in primis, naturalmente, ai presidenti e a tutti gli associati dei Civ, agli amministratori e ai funzionari pubblici, a chi oggi non c’è più o occupa altri ruoli e a chi si è affiancato in corsa, senza dimenticare il contributo di competenze portato dai tanti consulenti e professionisti coinvolti a vario titolo. Il bando Civ che si avvia a conclusione il 30 giugno prova a dare una risposta alla necessità di maggiore integrazione tra i vari Civ, perché la scala territoriale del singolo consorzio, spesso, non riesce a dare alle imprese che rappresenta delle risposte adeguate e sufficienti. Un ragionamento che vale sia per le tante realtà del centro storico che condividono le stesse necessità e gli stessi obiettivi, sia per quelle dell’entroterra, realtà spesso ancora piccole e diffuse ma preziosissime per la tenuta dei territori, che per prosperare devono essere messe a rete. La dimensione dell’aggregazione di impresa è dunque assolutamente strategica per la sopravvivenza e la crescita delle nostre micro-imprese. Ad essa si aggiunge il tema della digitalizzazione, perché il monitoraggio e la raccolta dei dati consentono di capire quali tipologie merceologiche possano avere maggiore futuro in base alla domanda dei singoli territori. Una riflessione va poi fatta sulla logistica: quella cosiddetta dell’ultimo miglio, naturalmente, riveste un ruolo centrale per l’approvvigionamento delle attività al dettaglio, mentre su vasta scala sono necessari degli interventi normativi tali da arginare la svendita di aree di pregio ai grandi player dell’e-commerce. Un aspetto che va di pari passo con l’ultima, grande priorità da imporre all’attenzione del legislatore: quella di un maggiore equilibrio tra grande e piccola distribuzione, ragionando su una prospettiva di medio-lungo termine e con un maggior coinvolgimento dei territori e delle associazioni».
«Sostenere i Civ con azioni mirate per Confcommercio Liguria è la priorità, quando gli intenti si sposano con il sostegno delle pubbliche amministrazioni riusciamo realmente a tracciare un percorso importante e siamo qui per ribadire il ruolo fondamentale del negozio di vicinato, non per nulla il convegno di oggi porta il titolo di Liguria in bottega – dichiara Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova e vice presidente vicario di Confcommercio Liguria –. Ma la rigenerazione urbana non riguarda solo l’aspetto fisico delle città; riguarda anche la rigenerazione sociale ed economica. I Civ favoriscono la creazione di comunità più coese e inclusive, offrendo opportunità di lavoro e promuovendo lo sviluppo economico locale. Tramite la nostra associazione di categoria, attraverso programmi di formazione per gli imprenditori, si contribuisce a stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità nel tessuto urbano Per andare nel concreto tra le azioni portate avanti da Confcommercio sul territorio genovese abbiamo: Piani Sicurezza per tutti Civ che fanno capo alla Consulta Confcommercio un modo per consentire ai Civ di poter animare il territorio con un grande strumento (ora obbligatorio) messo a disposizione tramite Confcommercio, dal bando.; da metà maggio partirà uno studio coadiuvato da una serie di interviste sulla parte del centro storico per capire di quali attività commerciali si sente di più la necessità in modo da favorire insediamenti commerciali che possano avere più opportunità e rendere così l’offerta completa e omogenea; abbiamo commissionato un’analisi al Politecnico di Milano per capire l’impatto dei cantieri presenti in città sui nostri Civ e attività associate, in questo modo potremmo capire la tenuta del piccolo commercio di vicinato e tutelarlo, come confcommercio fa da sempre. Sempre grazie al bando promuoveremo una campagna con totem in tutta la città per sostenere tutti i territori della consulta dei Civ Confcommercio che conta al suo interno circa 40 centri integrati di via su tutta l’area della città metropolitana. All’interno del bando abbiamo commissionato 8 studi per altrettante intese centro storico per le zone di Nervi, Sestri ponente, Rapallo, via San Vincenzo, Boccadasse, Cornigliano, Pontedecimo, Pegli. Il tutto sarà un valore aggiunto a quello che poi sarà coordinato ovviamente da soprintendenza regione comune e Camera di Commercio. L’intento di Confcommercio tramite queste azioni è indubbiamente trasversale su tutta la città e, a livello Ligure, interessa interventi per tutta la regione».
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In vista delle prossime elezioni europee – che in Italia si svolgeranno l’8 e il 9 giugno 2024 – abbiamo avviato un ciclo di confronti con i candidati italiani per il Parlamento Europeo, per riportare al centro dell’agenda Ue le imprese del territorio.
La serie di incontri nasce dalla necessità di dare maggiore attenzione alle attività locali del turismo, del commercio e dei servizi, che sembrano ormai diventate vere e proprie imprese fantasma nei programmi dei partiti, dove si possono trovare al riguardo solo sporadici riferimenti. Non c’è traccia, inoltre, di azioni dedicate a questo mondo.
L’associazione chiederà ai candidati di assumere impegni in relazione alle principali questioni aperte per l’imprenditoria del territorio.
I confronti – che saranno aperti dalla Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise – saranno visibili in streaming, in diretta, su questa pagina, dove verranno rese disponibili anche le registrazioni.
Lucia Annunziata, candidata con il Partito Democratico – martedì 14 Maggio alle ore 12.00
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E’ quanto emerso dal convegno “Quale domani per le librerie di prossimità” organizzato dal sindacato librai Confesercenti
“Il convegno “Quale domani per le librerie di prossimità”, da noi organizzato presso il Salone Internazionale del Libro di Torino, è stata l’occasione per far emergere il senso di abbandono, da parte delle istituzioni, che i tanti librai incontrati ci hanno testimoniato e per ricordare le gravi difficoltà delle librerie e cartolibrerie del territorio, penalizzate dalla cancellazione di alcuni sostegni alla domanda e dalla mancanza di un percorso di riforma della distribuzione del testo scolastico. È stato anche un utile momento per ribadire l’urgenza di “conoscere le alternative che l’attuale Governo intende mettere in campo al riguardo, convinti che senza una politica pubblica per la promozione della lettura, adeguatamente finanziata, e una corretta remunerazione del servizio garantito ai cittadini da librai e cartolibrai è inevitabile la ripresa di un declino significativo e pericoloso”.
Così Antonio Terzi presidente del Sindacato italiano librai, tra i relatori del convegno insieme a Laura Ballestra, Presidente AIB, Associazione Italiana Biblioteche; Andrea Palombi, Presidente ADEI, Associazione Editori Indipendenti e Vincenzo Calò, Presidente Associazione Nazionale Agenti Rappresentanti e Promotori Editoriali.
Nel suo intervento Laura Ballestra ha “ricordato gli effetti positivi anche in ordine al rilancio di sinergie tra il mondo delle biblioteche e quello delle librerie, che il bonus biblioteche stava garantendo, seppur in un quadro di generale contrazione dei fondi destinati al mondo delle biblioteche”.
Andrea Palombi, invece, ha posto l’accento su come la “cultura e la lettura siano un volano fondamentale per l’economia di un Paese, ribadendo la stretta correlazione tra consumi culturali e crescita economica”.
Vincenzo Calò (Anarpe) ha ricordato gli “ultimi tentativi di ristabilire meccanismi virtuosi di filiera nelle distribuzione del testo scolastico, esprimendo apprezzamento per le proposte avanzate che vanno presto concretizzate”.
“Il SIL ritiene fondamentale – ha sottolineato Terzi – il ripristino del bonus biblioteche, della capienza del fondo per il tax credit librerie, un confronto sui primi dati di utilizzo delle nuove Carta Cultura Giovani e Merito (sostitutive di 18app), che già mostrano tassi utilizzo molto inferiori rispetto alla precedente iniziativa. E, sul fronte della scolastica, la revisione del meccanismo di distribuzione dei fondi per la gratuità dei testi scolastici per le famiglie meno abbienti, la realizzazione di misure di sostegno alla spesa di tutte le famiglie, attraverso l’istituzione di un voucher da distribuirsi all’atto di iscrizione ad ogni anno scolastico e il contestuale azzeramento della possibilità di effettuare sconti sul prezzo di copertina dei libri”.
“Come più volte chiesto in questi mesi – ha concluso – è necessario far ripartire un confronto con i ministeri interessati ed è necessario che questo percorso avvenga presto e insieme”.
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La sestina dei titoli è il frutto di una selezione attenta, ricercata, non banale, di autori emergenti, all’esordio o conosciuti che consolidano filoni narrativi graditi ai lettori
I librai indipendenti, hanno interpretato il gusto dei lettori e proclamato i sei vincitori del Premio Selezione Bancarella 2024 certi del fatto che un libro è un’ancora di salvezza in grado di far viaggiare con la fantasia e ritornare a vivere emozioni e sensazioni. La sestina dei titoli è il frutto di una selezione attenta, ricercata, non banale, di autori emergenti, all’esordio, conosciuti, che riprendono storie romantiche, storie di donne, di uomini, di dee, di miti, e che consolidano filoni narrativi graditi ai lettori. La nascita del Premio Bancarella, giunto alla 72° edizione, è dovuta alla tradizione dei Librai Pontremolesi che operavano tra Lunigiana e Padania, fenomeno particolare e unico in Italia. Dalla loro iniziativa è nato l’unico premio letterario gestito esclusivamente dai librai.
Eccola la sestina dei titoli che si contenderanno il prestigioso Premio letterario “Bancarella 2024:‘Il cognome delle donne’ di Aurora Tamigio edito da Feltrinelli; ‘La casa delle Sirene’ di Valeria Galante edito da Mondadori; ‘L’Iliade cantata dalle Dee’ di Marilù Oliva edito da Solferino; ‘L’inventario delle nuvole’ di Franco Faggiani edito da Fazi Editore; ‘Selvaggio Ovest’ di Daniele Pasquini edito da NNE; Tangerinn di Emanuela Anechoum di Edizioni E/O.
Gli autori finalisti in realtà non sono sei ma sette, infatti dietro lo pseudonimo di Valeria Galante si celano gli scrittori Diana e Diego Lama che si sono rivelati in occasione della prima tappa che ha dato il via al Bancarella 2024 che si è tenuta nella sede di Vittoria Assicurazioni S.p.A. a Milano, alla presenza degli organizzatori della Fondazione Città del Libro, delle due Associazioni dei Librai delle Bancarelle e Pontremolesi, delle Case Editrici ed ovviamente degli autori protagonisti. In tale occasione gli autori hanno svelato i personaggi protagonisti dei romanzi e alcuni dettagli curiosi in essi contenuti come accadrà anche a Cesena che, come avviene da anni, ospiterà il premio Selezione Bancarella nella rinnovata Piazza Almerici.
La serata organizzata dalla Confesercenti Ravenna Cesena e dal Comune di Cesena sotto l’attenta regia di Maria Luisa Pieri e condotta da Elide Giordani, sarà l’occasione per conoscere le autrici e gli autori che si racconteranno con il pubblico cesenate.
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Il futuro turistico e commerciale di Follonica, le concessioni balneari, e il ruolo che la città del Golfo può svolgere anche rispetto all’entroterra sono alcuni degli argomenti che verranno sottoposti ai candidati sindaco di Follonica durante il confronto organizzato da Confesercenti per mercoledì 15 maggio, a partire dalle 20.30, alla sala Tirreno.
Il direttore provinciale Confesercenti Grosseto, Andrea Biondi, modererà l’incontro tra Matteo Buoncristiani, Franca Ciani, Andrea Pecorini.
Il convegno Destinazione Follonica organizzato a novembre ha lanciato lo slogan “Una città che guarda il mare, con lo sguardo rivolto verso l’entroterra”. Da qui sono partite tutta una serie di riflessioni sul ruolo della città.
Serve un progetto pluriennale di riprofilatura degli arenili. Disponendo di un progetto approvato ed operativo, sarebbe possibile per la città sia utilizzare le risorse regionali per la lotta all’erosione costiera, sia sviluppare partnership pubblico/private con gli operatori economici.
Il turismo, balneare e non solo, sarà uno dei fulcri su cui girerà il dibattito. Anche rispetto alle connessioni con gli altri comuni, anche da un punto di vista enogastronomico.
Si parlerà di piano del traffico, di commercio e urbanistica: la previsione di nuove destinazioni d’uso o la definizione di nuove aree parcheggio, o della conseguente viabilità compresa la cosiddetta mobilità non veicolare, hanno ripercussioni rilevanti nella vita quotidiana della città, quindi anche nel commercio e nel turismo. Si parlerà delle proposte dei candidati per il nuovo piano operativo comunale.
Il dibattito toccherà anche temi sociali, come la crisi demografica e l’invecchiamento della popolazione residente.
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