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Imprese verso la sospensione attività, necessario riportare le capienze al 100%
“Tra bollette praticamente raddoppiate e capienze dimezzate per decreto, i margini di discoteche, sale da ballo e locali simili sono crollati a livelli di insostenibilità. Così non è possibile continuare, e molti imprenditori stanno già pensando di sospendere l’attività, se non di chiudere proprio i battenti”.
A lanciare l’allarme è Filippo Grassi, responsabile settore intrattenimento per Fiepet Confesercenti nazionale.
“Le nostre imprese sono particolarmente esposte alla corsa delle bollette: tra riscaldamento, illuminazione e impianti audio, i costi fissi sono aumentati del 70% rispetto allo scorso anno. Una situazione difficilissima, aggravata dalle restrizioni ancora in vigore per il nostro settore, che ci obbligano a ridurre la capienza delle sale al 50% di quella originaria. È evidente che non si possa più andare avanti in questo modo, anche perché veniamo da due anni di stop & go che hanno ridotto all’osso i fatturati”.
“È necessario, ed urgente, eliminare almeno il limite alla capienza”, conclude Grassi. “Anche in considerazione della drastica riduzione dei contagi e della fine ormai dello stato di emergenza il 31 marzo, chiediamo di riportare al 100% la capienza. Siamo tra gli ultimi ancora sottoposti a restrizioni, e non ce la facciamo più. Il rischio è che si passi dalla sospensione dell’attività alla chiusura definitiva, con ovvie ripercussioni non solo per gli imprenditori, ma anche per tutti i lavoratori legati a questo mondo, dagli artisti al personale di sala e ai tecnici”.
L’articolo Discoteche: Grassi (Fiepet Confesercenti), margini schiacciati tra caro energia e limite capienze, costi fissi cresciuti del 70%, così impossibile continuare proviene da Confesercenti Nazionale.