I prossimi 14 e 15 maggio si tornerà alle urne per le elezioni amministrative. Saranno otto i Comuni del territorio provinciale, tra cui il capoluogo, dove i cittadini saranno chiamati ad eleggere il sindaco e a rinnovare il consiglio comunale. Tra poche settimane si conosceranno i nomi di tutti i candidati sia alla carica di sindaco che a quella di consigliere comunale e i loro rispettivi programmi elettorali.

A tal proposito, va fatto rilevare come alcune tematiche scelte dai candidati alla carica di sindaco siano sempre le stesse. A Brindisi, ad esempio, il porto e l’industria sono stati i settori dell’economia cittadina più messi a nudo in questi decenni dai vari candidati e sui quali si sono elencate da parte loro un’infinità di proposte, spesso mai attuate per molteplici motivazioni, valutazioni, pensieri, dimenticando o ignorando che esistono altri settori dell’economia e della vita sociale, ugualmente importanti e degni della massima attenzione, anche e soprattutto sotto l’aspetto occupazionale. E il commercio, che non è solo questione di corsi chiusi o corsi aperti, come si è inteso in questi anni, ma anche costi di gestione e tributari o problemi similari, è uno di questi settori, spesso trainante e fondamentale per garantire un equilibrio sociale e economico al tessuto cittadino.

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